Sono una maniaca dei libri. Letteratura, saggistica, storia, manualistica, cucina, fotografie.
Non c'è regalo che mi renda più felice di un libro e tutte le volte che entro in una libreria non riesco ad uscire a mani vuote. Come se non bastasse, essendo appassionata di cucina e hobbistica mi capita di comprare anche tante riviste di settore.
Tutto molto bello. Se vivi in un maniero con 72 stanze, 30 delle quali sono adibite a biblioteca.
Se invece vivi in un normalissimo appartamento come il mio ti ritrovi con un certo problema di spazio, ad un certo punto.
Se sposi uno che è maniaco quanto te ti ci ritrovi in metà tempo, con quel certo problema.
Allora capita che insieme decidiate di dedicare un weekend a riordinare le librerie e di fare un po' di repulisti.
Tra un "Mani di fata" dell'82 scippato a mia madre e L'amore ai tempi del colera consumato per tutte le volte che è stato letto e riletto mi sono ritrovata in mano un simpatico libricino sugli arrosti, l'ho aperto e sono rimasta folgorata dalla ricetta che troverete qui sotto...
FILETTO DI MAIALE AL TE AFFUMICATO
Ingredienti per 4 persone:
700 g di filetto di maiale
4 mele adatte alla cottura
1 cucchiaio di tè nero affumicato
250 g di zucchero
olio evo
sale, pepe
Portate ad ebollizione 2,5 dl di acqua in una casseruola con lo zucchero e il tè e lasciate sobbollire per circa 10 minuti, poi filtrate e lasciate raffreddare.
Mettete il filetto in una ciotola, preferibilmente di vetro, bagnatelo con lo sciroppo preparato e lasciatelo marinare al fresco per almeno 30 minuti, poi scolatelo, conservando la marinata, e asciugatelo bene con carta da cucina.
Fate rosolare il filetto a fuoco vivo per 5 minuti per parte in una casseruola oliata, girandolo spesso. Bagnatelo con la marinata tenuta da parte, salatelo, pepatelo e trasferitelo in forno caldo a 180°C e cuocetelo per 20 minuti, bagnandolo spesso con il fondo di cottura.
Lavate le mele, tagliatele in quarti, privatele del torsolo e riducetele a dadini.
Fatele poi saltare in un tegame con i burro per 5-10 minuti, finchè non saranno tenere.
A fine cottura, avvolgete il filetto in un doppio foglio di alluminio e lasciatelo riposare per 10 minuti.
Tagliatelo infine a fette e servitelo con le mele preparate.
Ecco qui il le solite fotine fatte di fretta dal maritozzo affamato..
...e alcuni appunti per la ricetta!
Per prima cosa: non risparmiate sul tè!
Compratene uno di ottima qualità, io l'ho fatto qui http://nyandatheteashop.blogspot.com !
E' un grazioso negozio di tè e tisane e il gentilissimo proprietario mi ha consigliato un tè nero cinese (tè nero Lapsang, per la precisione) che è risultato ottimo per la ricetta.
Secondo: se vi prende il panico di aver trovato una ricetta sbagliata, vedendo i ben 250 g di zucchero, tranquillizzatevi: la proporzione è giusta per ottenere uno sciroppo denso. Ve lo dico perchè sono stata nel panico finchè non ho assaggiato la carne e sentito che era buona :-)
Terzo: per apprezzare questa ricetta dovete essere amanti dell'agrodolce; lo sciroppo caramellerà leggermente la carne quando la rosolerete. Io a.d.o.r.o l'agrodolce per cui l'ho trovato delizioso.
Ah, sì, la ricetta diceva di tagliare le mele a cubetti ma a me piacciono tagliate a spicchi come se fossero patate :-)
Fare ordine porta sempre qualcosa di buono.
Vediamo se riesco a ricordarmelo il prossimo mese quando dovrò fare il cambio armadi :-)
Sogni piccolini nei cassettini dei comodini
lunedì 27 febbraio 2012
mercoledì 28 dicembre 2011
LA MIA PRIMA VOLTA
Con la vaporiera!
Maniaci di rintronet cliccate pure sul tasto "indietro",qui si parla di cucina...
... e non della cucina di nove settimane e mezzo, ma della cucina di "ho mezz'ora di tempo e voglio fare qualcosa di sfizioso".
In questo periodo sia io che Maritozzo stiamo lavorando molto e l'unico momento della giornata in cui possiamo stare insieme con un po' di calma e godere della compagnia reciproca è la cena.
Per questo motivo sto cercando di impegnarmi per renderla il più piacevole possibile, combattendo contro i minuti contati e la stanchezza.
Complici i postumi da abbuffate di Natale mi sono lasciata ispirare dall'idea di utilizzare - finalmente- la vaporiera che mi ha regalato mia madre qualche tempo fa, per cuocere un po' di pesce e creare le ...
GIRELLE DI SALMONE E SOGLIOLA AROMATIZZATE ALL'ARANCIA E PEPE BIANCO
CON CUPOLETTE DI RISO JASMINE
Tanta roba eh?
Niente paura, molta scena ma poco impegno :-)
Per due persone bastano:
2 hg e mezzo di filetto di salmone tagliato a fette sottili
2 hg e mezzo di filetti di sogliola tagliati a fette sottili
vino bianco
pepe bianco
la scorza di un'arancia non trattata
riso jasmine
burro qb
sale qp
Mettete a bollire l'acqua per il riso, quando inizia a bollire salatela.
Stendete su un tagliere le fette di salmone, posatevi sopra le fette di sogliola, salate leggermente e arrotolate.
Mettete nella vaporiera mezzo bicchiere di vino bianco, un bicchiere scarso d'acqua, un pizzico di sale grosso, una macinata di pepe bianco e la scorza grattugiata a filetti di un' arancia (facendo attenzione a non prelevare anche la parte bianca, che è amara); mettetela sul fuoco a fiamma dolce.
Quando il liquido inizia a bollire posizionate i rotolini di pesce sul cestello della vaporiera e coprite con il coperchio.
Cuocete il riso come da indicazioni della confezione (il mio prevedeva 10 minuti) , scolatelo, mettetelo in una ciotola e mantecatelo con pochissimo burro.
Io ho creato delle cupolette mettendo il riso nei pirottini di alluminio usa e getta, pressandolo leggermente.
Sformate il riso, accompagnate con i rotolini che nel frattempo dovrebbero aver raggiunto la cottura, spolverizzate con un pizzico di prezzemolo e condite con un filo di buon olio evo.
Ora mettetevi a tavola e godetevi la piacevole compagnia di chi amate e una buona cenetta.
Può sembrare una piccola cosa, infatti molto spesso la sottovalutiamo... ma quando il mondo impegna le nostre giornate ammorbandoci con le sue brutture una buona cena, un bicchiere di vino, il sorriso di chi ci vuole bene sono la piccola parentesi che ci serve per tornare in pace con noi stessi.
Quanto so' romantica.
Sarà il vino.
Quasi quasi ci ripenso sulla cucina stile nove settimane e mezzo :-)
Maniaci di rintronet cliccate pure sul tasto "indietro",qui si parla di cucina...
... e non della cucina di nove settimane e mezzo, ma della cucina di "ho mezz'ora di tempo e voglio fare qualcosa di sfizioso".
In questo periodo sia io che Maritozzo stiamo lavorando molto e l'unico momento della giornata in cui possiamo stare insieme con un po' di calma e godere della compagnia reciproca è la cena.
Per questo motivo sto cercando di impegnarmi per renderla il più piacevole possibile, combattendo contro i minuti contati e la stanchezza.
Complici i postumi da abbuffate di Natale mi sono lasciata ispirare dall'idea di utilizzare - finalmente- la vaporiera che mi ha regalato mia madre qualche tempo fa, per cuocere un po' di pesce e creare le ...
GIRELLE DI SALMONE E SOGLIOLA AROMATIZZATE ALL'ARANCIA E PEPE BIANCO
CON CUPOLETTE DI RISO JASMINE
Tanta roba eh?
Niente paura, molta scena ma poco impegno :-)
Per due persone bastano:
2 hg e mezzo di filetto di salmone tagliato a fette sottili
2 hg e mezzo di filetti di sogliola tagliati a fette sottili
vino bianco
pepe bianco
la scorza di un'arancia non trattata
riso jasmine
burro qb
sale qp
Mettete a bollire l'acqua per il riso, quando inizia a bollire salatela.
Stendete su un tagliere le fette di salmone, posatevi sopra le fette di sogliola, salate leggermente e arrotolate.
Mettete nella vaporiera mezzo bicchiere di vino bianco, un bicchiere scarso d'acqua, un pizzico di sale grosso, una macinata di pepe bianco e la scorza grattugiata a filetti di un' arancia (facendo attenzione a non prelevare anche la parte bianca, che è amara); mettetela sul fuoco a fiamma dolce.
Quando il liquido inizia a bollire posizionate i rotolini di pesce sul cestello della vaporiera e coprite con il coperchio.
Cuocete il riso come da indicazioni della confezione (il mio prevedeva 10 minuti) , scolatelo, mettetelo in una ciotola e mantecatelo con pochissimo burro.
Io ho creato delle cupolette mettendo il riso nei pirottini di alluminio usa e getta, pressandolo leggermente.
Sformate il riso, accompagnate con i rotolini che nel frattempo dovrebbero aver raggiunto la cottura, spolverizzate con un pizzico di prezzemolo e condite con un filo di buon olio evo.
Ora mettetevi a tavola e godetevi la piacevole compagnia di chi amate e una buona cenetta.
Può sembrare una piccola cosa, infatti molto spesso la sottovalutiamo... ma quando il mondo impegna le nostre giornate ammorbandoci con le sue brutture una buona cena, un bicchiere di vino, il sorriso di chi ci vuole bene sono la piccola parentesi che ci serve per tornare in pace con noi stessi.
Quanto so' romantica.
Sarà il vino.
Quasi quasi ci ripenso sulla cucina stile nove settimane e mezzo :-)
domenica 27 novembre 2011
Muffin con gocce di cioccolato fondente
Per la serie: i classici non passano mai di moda.
Inverno padano.
Una casa di campagna immersa nel silenzio della domenica mattina.
Fuori brina dentro piumone. Gatto nero diversamente snello che fusa rumorosamente ai piedi del letto.
Sguardi tra due novelli sposi che dicono "ti alzi tu vero a portare fuori il cane e accendere il caminetto. Si ,vero, siiii?" (inutile dirlo, lo sguardo che vince è sempre il mio, noi donne abbiamo molti svantaggi ma almeno ci hanno dotate di un'arma che vince sempre :-))
La bravura in cucina. No, perchè, a quale sordido ricatto stavate pensando???
In cucina, infatti, attendono l'impavido Maritozzo (FM non posso più usarlo per cui ho dovuto trovare un soprannome adatto alla sua nuova condizione) che ha appena affrontato le brume mattutine una tazza di te bollente e i muffin con gocce di cioccolato bollente.
Una colazione classica per una classica domenica mattina in famiglia.
Sarò una che si accontenta di poco, ma queste mattine sono quelle che mi fanno credere fermamente che abbia un senso sopravvivere a tutte le altre mattine della settimana.
Dosi per 8 muffin
70 g di burro ammorbidito;
100 g di zucchero;
2 uova;
100 g di farina autolievitante;
100 g di gocce di cioccolato fondente.
Scaldate il forno a 190°C e predisponete 8 pirottini nella teglia per muffin.
Sbattete in una terrina il burro con lo zucchero poi , continuando a mescolare, aggiungete uova e farina fino ad ottenere un composto omogeneo.
Aggiungete infine le gocce di cioccolato, mescolate e riempite i pirottini per 3/4.
Infornate per 20/25 minuti o comunque fino a quando non saranno gonfi e dorati.
Inverno padano.
Una casa di campagna immersa nel silenzio della domenica mattina.
Fuori brina dentro piumone. Gatto nero diversamente snello che fusa rumorosamente ai piedi del letto.
Sguardi tra due novelli sposi che dicono "ti alzi tu vero a portare fuori il cane e accendere il caminetto. Si ,vero, siiii?" (inutile dirlo, lo sguardo che vince è sempre il mio, noi donne abbiamo molti svantaggi ma almeno ci hanno dotate di un'arma che vince sempre :-))
La bravura in cucina. No, perchè, a quale sordido ricatto stavate pensando???
In cucina, infatti, attendono l'impavido Maritozzo (FM non posso più usarlo per cui ho dovuto trovare un soprannome adatto alla sua nuova condizione) che ha appena affrontato le brume mattutine una tazza di te bollente e i muffin con gocce di cioccolato bollente.
Una colazione classica per una classica domenica mattina in famiglia.
Sarò una che si accontenta di poco, ma queste mattine sono quelle che mi fanno credere fermamente che abbia un senso sopravvivere a tutte le altre mattine della settimana.
Dosi per 8 muffin
70 g di burro ammorbidito;
100 g di zucchero;
2 uova;
100 g di farina autolievitante;
100 g di gocce di cioccolato fondente.
Scaldate il forno a 190°C e predisponete 8 pirottini nella teglia per muffin.
Sbattete in una terrina il burro con lo zucchero poi , continuando a mescolare, aggiungete uova e farina fino ad ottenere un composto omogeneo.
Aggiungete infine le gocce di cioccolato, mescolate e riempite i pirottini per 3/4.
Infornate per 20/25 minuti o comunque fino a quando non saranno gonfi e dorati.
Nota per mia sorella: stavolta ho controllato la ricetta millemilavolte prima di pubblicarla per cui gli ingredienti ci sono TUTTI, non ci sono termini strani e rimane comunque attivo il numero verde per i chiarimenti , attivo tutte le volte che mi accorgo che il cellulare sta suonando e riesco a capire dov'è in tempo utile per rispondere.
e infine... un'immagine del gatto diversamente snello mentre mette alla prova la cesta di fianco al camino. Che infatti è sfondata già su 3 lati.
lunedì 14 novembre 2011
Cupcakes ai frutti di bosco con glassa al limone
Chi mi conosce bene (e ha assistito ai deliranti preparativi del matrimonio) lo sa: adoro i frutti di bosco.
E adoro i cupcakes. Unendo i due fattori non poteva nascere qualcosa che non avrei amato sia con gli occhi che con il palato ...
Ingredienti per 12 cupcakes
55 g di burro ammorbidito
100 g di zucchero
1 uovo
100 g di farina autolievitante
1 cucchiaino di lievito in polvere
75 g di frutti di bosco surgelati
2 cucchiai di latte
Riscaldate il forno a 180 °C e preparate 12 pirottini di carta nella teglia per muffin.
Lavorate il burro con lo zucchero in una terrina fino ad ottenere un composto leggero e spumoso poi incorporate a poco poco l'uovo , seguito dal latte.
Setacciate la farina con il lievito e con un cucchiaio di metallo incorporatela al composto. Incorporate infine delicatamente i frutti di bosco e distribuite il composto nei pirottini.
Fate cuocere i cupcakes nel forno caldo e cuocete per 15-20 minuti, o finché non saranno ben dorati e gonfi.
Per la glassa mettete in una ciotola un cucchiaio d'acqua e uno di succo di limone e aggiungete zucchero a velo mescolando bene finchè non otterrete una glassa densa. Usatela per glassare i cupcakes e lasciatela solidificare.
Stavolta la ricetta la dedico a me, che a breve diventerò ancora più vecchia e acida per cui avrò bisogno di qualcosa di dolcino per convivere civilmente con la società.*
E adoro i cupcakes. Unendo i due fattori non poteva nascere qualcosa che non avrei amato sia con gli occhi che con il palato ...
Ingredienti per 12 cupcakes
55 g di burro ammorbidito
100 g di zucchero
1 uovo
100 g di farina autolievitante
1 cucchiaino di lievito in polvere
75 g di frutti di bosco surgelati
2 cucchiai di latte
Riscaldate il forno a 180 °C e preparate 12 pirottini di carta nella teglia per muffin.
Lavorate il burro con lo zucchero in una terrina fino ad ottenere un composto leggero e spumoso poi incorporate a poco poco l'uovo , seguito dal latte.
Setacciate la farina con il lievito e con un cucchiaio di metallo incorporatela al composto. Incorporate infine delicatamente i frutti di bosco e distribuite il composto nei pirottini.
Fate cuocere i cupcakes nel forno caldo e cuocete per 15-20 minuti, o finché non saranno ben dorati e gonfi.
Per la glassa mettete in una ciotola un cucchiaio d'acqua e uno di succo di limone e aggiungete zucchero a velo mescolando bene finchè non otterrete una glassa densa. Usatela per glassare i cupcakes e lasciatela solidificare.
Stavolta la ricetta la dedico a me, che a breve diventerò ancora più vecchia e acida per cui avrò bisogno di qualcosa di dolcino per convivere civilmente con la società.*
* come se mi fossero mai interessati i rapporti civili. Ogni scusa è buona per scofanarsi un cupcake, diciamo la verità :-)
giovedì 3 novembre 2011
Dolcetto o scherzetto?
Dolcetto, che domande U.U
Mi piace Halloween, per le zucche decorate, per lo spirito dark ma soprattutto ... per i dolci :-)
Quest'anno poi , avendo svaligiato un paio di negozi negli USA che vendevano oggettistica a tema, non potevo non approfittare dell'occasione festeggiando con un dolcetto vestito adeguatamente.
Ho scelto un pirottino decorato con degli innominabili insettini a otto zampe* in onore della tradizione americana, ma un muffin al cacao e caffè ricoperto da una glassa morbida al cioccolato bianco che ricorda tanto un cappuccino all'italiana!
Così siamo tutti contenti e la finiamo con le polemiche sterili che tutti gli anni accompagnano questa festa.( piccola postilla di origine antropologicosocialpolemica: litighiamo sulle FESTE e poi ci stupiamo che i Maya ce la tirano per farci estinguere tutti entro il prossimo anno. Eh, si , c'è proprio da stupirsi. Che abbiano aspettato il 2012 e non ci abbiano fatto sparire prima.)
CAPPUCCINO'S MUFFIN (pronuncia: capucinouhs maffìn)
Dosi per circa 24 muffin piccoli
225 g di burro a temperatura ambiente
225g di farina autolievitante
1 cucchiaino di lievito in polvere
1 cucchiaino di cacao amaro
225 g di zucchero di canna
4 uova sbattute
3 cucchiai di caffè solubile sciolti in 2 cucchiai di acqua calda
Glassa:
115g di cioccolato bianco a pezzi
55 g di burro a temperatura ambiente
3 cucchiai di latte
175 g di zucchero a velo
Scaldate il forno a 180 °C .
Setacciate la farina, il lievito e il cacao in una ciotola. In un'altra sbattete lo zucchero con il burro fino ad ottenere un composto spumoso, quindi aggiungete le uova e il caffè .
Unite i due composti mescolando bene con una frusta; distrubuite la pasta ottenuta nei pirottini e infornate per 25-30 minuti.
Mentre i muffin si raffreddano preparate la glassa mettendo il cioccolato, il burro e il latte in una terrina a bagnomaria e mescolate finchè il cioccolato non si è sciolto.
Togliete dal fuoco e aggiungete al composto lo zucchero a velo, meglio se con un setaccio in modo da non creare grumi.
Spalmate la glassa sui muffin e spolverizzate con un po' di cacao amaro.
Gustatevi il dolcetto e non fatevi venire sensi di colpa per tutto quel burro, che tanto il 2012 è lì dietro l'angolo.
Una volta estinti il colesterolo non sarà più un problema.
Questa volta alla ricetta aggiungo un grazie speciale ai colleghi di mio marito che hanno fatto da cavie e soprattutto, evento da non sottovalutare, sono sopravvissuti all'esperimento.
Vi avverto che dandomi soddisfazione vi siete messi su una cattiva strada, l'inverno è lungo e la sindrome da dolce forno ha dei picchi incredibili nelle domeniche pomeriggio fredde e piovose!
Franci e Kiri, per voi il post finisce QUI :-*
*Ragnetti. Sono ragnetti. Carini, piccolini, colorati ma pur sempre ragnetti e ho almeno due persone che sono un pezzettino del mio cuore e che svengono solo al pensiero dei ragnetti.
Censura amorevole, ecco.
Mi piace Halloween, per le zucche decorate, per lo spirito dark ma soprattutto ... per i dolci :-)
Quest'anno poi , avendo svaligiato un paio di negozi negli USA che vendevano oggettistica a tema, non potevo non approfittare dell'occasione festeggiando con un dolcetto vestito adeguatamente.
Ho scelto un pirottino decorato con degli innominabili insettini a otto zampe* in onore della tradizione americana, ma un muffin al cacao e caffè ricoperto da una glassa morbida al cioccolato bianco che ricorda tanto un cappuccino all'italiana!
Così siamo tutti contenti e la finiamo con le polemiche sterili che tutti gli anni accompagnano questa festa.( piccola postilla di origine antropologicosocialpolemica: litighiamo sulle FESTE e poi ci stupiamo che i Maya ce la tirano per farci estinguere tutti entro il prossimo anno. Eh, si , c'è proprio da stupirsi. Che abbiano aspettato il 2012 e non ci abbiano fatto sparire prima.)
CAPPUCCINO'S MUFFIN (pronuncia: capucinouhs maffìn)
Dosi per circa 24 muffin piccoli
225 g di burro a temperatura ambiente
225g di farina autolievitante
1 cucchiaino di lievito in polvere
1 cucchiaino di cacao amaro
225 g di zucchero di canna
4 uova sbattute
3 cucchiai di caffè solubile sciolti in 2 cucchiai di acqua calda
Glassa:
115g di cioccolato bianco a pezzi
55 g di burro a temperatura ambiente
3 cucchiai di latte
175 g di zucchero a velo
Scaldate il forno a 180 °C .
Setacciate la farina, il lievito e il cacao in una ciotola. In un'altra sbattete lo zucchero con il burro fino ad ottenere un composto spumoso, quindi aggiungete le uova e il caffè .
Unite i due composti mescolando bene con una frusta; distrubuite la pasta ottenuta nei pirottini e infornate per 25-30 minuti.
Mentre i muffin si raffreddano preparate la glassa mettendo il cioccolato, il burro e il latte in una terrina a bagnomaria e mescolate finchè il cioccolato non si è sciolto.
Togliete dal fuoco e aggiungete al composto lo zucchero a velo, meglio se con un setaccio in modo da non creare grumi.
Spalmate la glassa sui muffin e spolverizzate con un po' di cacao amaro.
Gustatevi il dolcetto e non fatevi venire sensi di colpa per tutto quel burro, che tanto il 2012 è lì dietro l'angolo.
Una volta estinti il colesterolo non sarà più un problema.
Questa volta alla ricetta aggiungo un grazie speciale ai colleghi di mio marito che hanno fatto da cavie e soprattutto, evento da non sottovalutare, sono sopravvissuti all'esperimento.
Vi avverto che dandomi soddisfazione vi siete messi su una cattiva strada, l'inverno è lungo e la sindrome da dolce forno ha dei picchi incredibili nelle domeniche pomeriggio fredde e piovose!
Franci e Kiri, per voi il post finisce QUI :-*
*Ragnetti. Sono ragnetti. Carini, piccolini, colorati ma pur sempre ragnetti e ho almeno due persone che sono un pezzettino del mio cuore e che svengono solo al pensiero dei ragnetti.
Censura amorevole, ecco.
venerdì 7 ottobre 2011
♥ CHIUSI PER LUNA DI MIELE ♥
In realtà questo "cartello virtuale" avrei dovuto appenderlo al 12 di settembre, ma ero talmente presa dai preparativi e dal matrimonio stesso che non ho avuto il tempo!
Ora, rientrata da un viaggio che rimarrà per sempre nel mio cuore, devo ambientarmi e riprendere le abitudini quotidiane.
Lavatrice e ferro da stiro mi hanno già dato il bentornato, per cui direi che sono già a buon punto :-) , vedrò di rifarmi anche con i fornelli!
Un abbraccio a chi mi segue, tornerò presto con qualche esperimento (magari anche targato USA, visto che a NY ho svaligiato una libreria nella sezione "cupcakes".. :-))
... e anche un negozio a Napa che vendeva i pirottini decorati più belli che abbia mai visto...
... e anche un negozio a S.Francisco di articoli da cucina ...
Improvvisamente mi rendo conto di come mai in aeroporto mi sono trovata costretta a compare un bagaglio in più per aver superato i limiti di peso :-P
Ora, rientrata da un viaggio che rimarrà per sempre nel mio cuore, devo ambientarmi e riprendere le abitudini quotidiane.
Lavatrice e ferro da stiro mi hanno già dato il bentornato, per cui direi che sono già a buon punto :-) , vedrò di rifarmi anche con i fornelli!
Un abbraccio a chi mi segue, tornerò presto con qualche esperimento (magari anche targato USA, visto che a NY ho svaligiato una libreria nella sezione "cupcakes".. :-))
... e anche un negozio a Napa che vendeva i pirottini decorati più belli che abbia mai visto...
... e anche un negozio a S.Francisco di articoli da cucina ...
Improvvisamente mi rendo conto di come mai in aeroporto mi sono trovata costretta a compare un bagaglio in più per aver superato i limiti di peso :-P
mercoledì 17 agosto 2011
IL SENSO DELLA MISURA
E' un dono.
Che notoriamente io non posseggo.
Da sempre sono la classica persona che non sa darsi un limite: sono sempre stata quella che faceva tornare alle 5 del mattino gli amici ripetendo allo sfinimento "dai , ancora 5 minuti!", quella che quando fa da mangiare prepara il doppio delle porzioni perchè non si sa mai, quella che se deve scegliere tra due paia di scarpe li compra tutti e due per non avere rimorsi. E potrei andare avanti con degli esempi fino a domani, davvero (dando un'ulteriore prova del fatto che non so darmi un limite).
Gli ultimi casi eclatanti di questa abitudine si sono susseguiti proprio nei giorni scorsi.
Alla vigilia di ferragosto abbiamo avuto il piacere di avere i Magaluffi a casa per una grigliata durata da mezzogiorno a mezzanotte: dodici ore di buon cibo, buon bere e una marea di stupidaggini.
Quando le persone, verso le 19, hanno cominciato ad alzarsi da tavola per accennare ad andarsene indovinate chi ha proposto di ordinare la pizza per cena? :-)
Io...
E indovinate chi il giorno dopo, invece di bivaccare mollemente sul divano, si è ritrovata a metà pomeriggio alle prese con la marmellata di fichi (coming soon un post dedicato!) e una pasta fresca sperimentale?
Eccola! Sono sempre io!
Visto che le mie erbe aromatiche sono nel loro pieno splendore ho pensato ad una ricettina per utilizzarne un po'...così, con la preziosa collaborazione di FM, sono nati i ...
MALTAGLIATI AROMATICI CON SUGO DI SALSICCIA E POMODORO FRESCO
1 mazzetto di erbe aromatiche miste
3 cucchiai di farina
1 uovo
1 scalogno
1 salsiccia
un paio di pomodori da sugo maturi
olio, sale, pepe qb
Preparate un mazzetto di erbe aromatiche miste (io ho usato rosmarino, salvia, maggiorana, basilico e erba aglina) e tritatelo finemente con la mezzaluna. Mettete il trito in una ciotola e amalgamatelo con un cucchiaio d'olio.
Aggiungete il trito alla farina e alle uova e impastate fino ad ottenere una pasta liscia ed elastica.
Tirate la sfoglia e tagliatela formando dei triangoli o delle strisce.
Mettete a bollire l'acqua e salatela. Fate un taglio a croce sui pomodori e scottateli nell'acqua bollente.
Togliete la pelle, tagliateli a cubetti e lasciateli scolare dall'acqua di vegetazione.
Tritate finemente lo scalogno e fatelo appassire in una padella antiaderente con un filo d'olio; aggiungete la salsiccia sgranata con una forchetta e fate cuocere dolcemente. Qualche minuto prima del termine della cottura aggiungete il pomodoro e mescolate brevemente.
Cuocete i maltagliati al dente e fateli saltare per un paio di minuti assieme al condimento.
Servite subito e buon appetito!
Che notoriamente io non posseggo.
Da sempre sono la classica persona che non sa darsi un limite: sono sempre stata quella che faceva tornare alle 5 del mattino gli amici ripetendo allo sfinimento "dai , ancora 5 minuti!", quella che quando fa da mangiare prepara il doppio delle porzioni perchè non si sa mai, quella che se deve scegliere tra due paia di scarpe li compra tutti e due per non avere rimorsi. E potrei andare avanti con degli esempi fino a domani, davvero (dando un'ulteriore prova del fatto che non so darmi un limite).
Gli ultimi casi eclatanti di questa abitudine si sono susseguiti proprio nei giorni scorsi.
Alla vigilia di ferragosto abbiamo avuto il piacere di avere i Magaluffi a casa per una grigliata durata da mezzogiorno a mezzanotte: dodici ore di buon cibo, buon bere e una marea di stupidaggini.
Quando le persone, verso le 19, hanno cominciato ad alzarsi da tavola per accennare ad andarsene indovinate chi ha proposto di ordinare la pizza per cena? :-)
Io...
E indovinate chi il giorno dopo, invece di bivaccare mollemente sul divano, si è ritrovata a metà pomeriggio alle prese con la marmellata di fichi (coming soon un post dedicato!) e una pasta fresca sperimentale?
Eccola! Sono sempre io!
Visto che le mie erbe aromatiche sono nel loro pieno splendore ho pensato ad una ricettina per utilizzarne un po'...così, con la preziosa collaborazione di FM, sono nati i ...
MALTAGLIATI AROMATICI CON SUGO DI SALSICCIA E POMODORO FRESCO
1 mazzetto di erbe aromatiche miste
3 cucchiai di farina
1 uovo
1 scalogno
1 salsiccia
un paio di pomodori da sugo maturi
olio, sale, pepe qb
Preparate un mazzetto di erbe aromatiche miste (io ho usato rosmarino, salvia, maggiorana, basilico e erba aglina) e tritatelo finemente con la mezzaluna. Mettete il trito in una ciotola e amalgamatelo con un cucchiaio d'olio.
Aggiungete il trito alla farina e alle uova e impastate fino ad ottenere una pasta liscia ed elastica.
Tirate la sfoglia e tagliatela formando dei triangoli o delle strisce.
Mettete a bollire l'acqua e salatela. Fate un taglio a croce sui pomodori e scottateli nell'acqua bollente.
Togliete la pelle, tagliateli a cubetti e lasciateli scolare dall'acqua di vegetazione.
Tritate finemente lo scalogno e fatelo appassire in una padella antiaderente con un filo d'olio; aggiungete la salsiccia sgranata con una forchetta e fate cuocere dolcemente. Qualche minuto prima del termine della cottura aggiungete il pomodoro e mescolate brevemente.
Cuocete i maltagliati al dente e fateli saltare per un paio di minuti assieme al condimento.
Servite subito e buon appetito!
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