giovedì 21 luglio 2011

TRADIZIONI DI FAMIGLIA. E DI GRIGLIA.

Credo che nella vita di ognuno ci siano almeno due famiglie: una che ci viene assegnata d'ufficio e una che ci si crea da soli.
Per la prima non si può fare altro che incrociare le dita e sperare di venire al mondo tra persone a modo, oppure di crescere sufficientemente forti e coraggiosi per farsele andare bene o ancora meglio amarle per quello che sono.
Per la seconda sono tutti cavoli nostri, sta a noi formarla negli anni con pazienza e buon senso.
Io devo dire la verità, nel primo caso sono stata un 75% fortunata e un 25 % coraggiosa mentre nel secondo caso ... mi è andata proprio di lusso.
La mia famiglia acquisita non è" soltanto" FM,  è formata dagli amici che in questi anni hanno iniziato a far parte del mio quotidiano e guardandomi indietro non posso che dirmi felice delle persone che ho incontrato.
Ovvio, ci sono state persone che mi hanno lasciato un po' di amaro in bocca ma come si dice : succede anche nelle migliori famiglie :-)


Parte della famiglia fai da te è formata dalla compagnia storica di FM, un manipolo di personaggi pittoreschi che riunito sotto al portico di casa riesce a svuotare frigo e mobile dei liquori con la sola imposizione delle mani :-)
Come un qualsiasi nucleo familiare che si rispetti abbiamo le nostre tradizioni, una delle quali è la grigliata estiva.
Vorrei davvero trovare il modo per esprimere la piacevolezza di quelle domeniche assolate in cui io e FM ci alziamo, prepariamo tavoli e panche, cibo e bevande e aspettiamo che gli amici arrivino alla spicciolata. Quando si avvicina l'ora di pranzo il cortile inizia a riempirsi di voci e chiacchiere, risate e pettegolezzi, si accende la griglia e ....oh bè, questo è il momento di una tradizione nella tradizione.
Rullo di tamburi per la famigerata bruschetta del Pierpa, disponibile su ordinazione nelle versioni basic, aglio, agliatissima, agliatissima piccante (quest'ultima servita con annesso bugiardino con le controindicazioni, tipo dissidi coniugali per decidere chi dormirà sul divano ad ammorbare i cuscini con un alito degno delle peggiori toilette di bar di Caracas.)
Si passa poi alla classica carrellata di carne alla griglia per  finire ai dolci e ai cocktail della casa (e qui torna di nuovo in campo il Pierpa, che inizia in modo serio munito di grembiule e attrezzatura da barman professionale e finisce a filtrare il pomodoro con un tovagliolo di carta per preparare un improbabile Bloody Mary).
Spero di aver reso giustizia all'atmosfera goliardica di queste giornate, anche se forse per capirla a pieno dovreste capitare in una certa casa di campagna, una domenica a metà pomeriggio, sedervi ad un tavolo imbandito e stare a sentire  l'ennesima rievocazione dell'aneddoto che anche se raccontato mille volte ci fa sempre ridere a crepapelle.

Questo post è dedicato ai Magaluffi, che sono riusciti a farmi stare serena per un giorno intero mentre cerco di sopravvivere al periodo lavorativo inumano, ai miei demoni personali  e alla tensione mista smania mista terrore che precede un matrimonio.


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